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«Hotel a Vicenza mordi-e-fuggi sì ma tutte le notti»

VENERDÌ 02 FEBBRAIO 2018

L'INTERVISTA. Il guru degli albergatori Giovanni Derosas al centro Esac

«Hotel a Vicenza mordi-e-fuggi sì ma tutte le notti»

«La città non potrà mai diventare la destinazione di una settimana: puntare ad un approccio che leghi business e "piacere", mettendo al centro il cliente

Giovanni Derosas, consulente per le imprese alberghiere, ieri all'Esac

Per capire chi è Giovanni Derosas, classe 1977, sardo dalla parlata fluente trapiantato a Treviso, una laurea, due master, un decennio da direttore d'albergo, basti pensare che quando Confcommercio Vicenza con Esac Formazione ha annunciato che sarebbe stato lui il docente delle 5 lezioni a Creazzo rivolte agli albergatori in un lampo i 35 posti disponibili sono andati esauriti. Oggi Derosas fa il temporary manager e il consulente per imprese turistico alberghiere. E nel settore si è fatto la fama del "guru".Che idea si sta facendo degli albergatori vicentini?Famelici di nozioni, sentono il bisogno di fare dei nuovi passi per crescere.Come è cambiata la professione?È necessario partire dal concetto che l'albergatore deve entrare sempre di più in un'ottica: l'hotel è un'azienda e lui vende prodotti. E nel momento in cui "produce" deve mettersi in testa che deve distribuire il suo prodotto nei vari canali di mercato che oggi con i "social" sono aumentati. E per far fronte alla continua complessità dei cambiamenti deve dotarsi di strumenti base sia dal punto di vista commerciale che operativo.Cosa fare quando su Tripadvisor si trovano recensioni negative?Prevenirle. Proprio in tema di dispositivi da applicare, si può dotarsi di uno strumentino da abbinare al wi-fi della struttura per sottoporre all'ospite brevi questionari quando è ancora alloggiato, in modo da prevenire l'eventuale recensione negativa rimediando subito all'errore.Quali altri strumenti operativi si possono utilizzare per capire in anticipo le esigenze dei clienti?Soluzioni cloud di software gestionale con la possibilità per l'albergatore stagionale di gestire le prenotazioni da qualsiasi posto, anche con i dati qualitativi della domanda. Poi si può introdurre la figura del channel manager con cui governare i portali. Cosa può inventarsi l'albergatore per trattenere il cliente in una destinazione mordi-e-fuggi come Vicenza?Vicenza è tendenzialmente destinazione business. Sta nascendo in realtà un nuovo segmento di mercato il "bleasure", mix di business e leasure. Per questo si potrebbe investire nelle strutture con centri benessere e ottimi ristoranti per fare diventare esperienziale l'albergo.Ma servono risorse economiche, non trova?Serve prima di tutto programmazione. C'è di nuovo fermento nel turismo italiano e anche in questa zona, ma ognuno deve costruire con pazienza i suoi prodotti.Quale può essere il ruolo degli albergatori per diffondere il turismo culturale legato al Palladio o alle mostre e quindi attrarre clienti?Fare rete, collaborare, spingere insieme gli eventi: serve sinergia tra privati ma anche tra privati e pubblico per costruire insieme dei pacchetti da proporre.Può a suo avviso Vicenza rappresentare qualcosa di più di un mordi-e-fuggi?Non si può pensare che Vicenza diventi una destinazione da 7 giorni: se gli alberghi di Vicenza riescono a riempirsi tutte le notti con clienti che dormono una sola notte va bene lo stesso. Inutile ostinarsi su una strada non percorribile.Vicenza, Asiago, Bassano possono avere gli stessi clienti?Mi sembrano tipologie diverse: chi va in montagna ha altri obiettivi che non scendere a Vicenza e viceversa. Chi si reca a Bassano cerca qualcosa di ancora diverso, magari la vicinanza al Trevigiano.Le strutture dell'altopiano a suo avviso sono all'altezza?In montagna si possono avere molti margini di miglioramento. Ho seguito un caso in Cadore: la proprietaria di un tre stelle era convinta di avere un brutto anatroccolo ma ha ottenuti ottimi risultati con pochi accorgimenti. Può suggerirne almeno cinque?Non servire la cena ad un'ora fissa o in un lasso ridotto, avere il wi-fi sempre funzionante, modificare gli orari di check-in e check-out, non pretendere il pernottamento minimo di più notti, nel caso di disdetta tenere buona la caparra per un altro soggiorno.Consiglierebbe la registrazione nei portali come Booking.com?Sì, sfruttando al massimo le possibilità a vantaggio della propria struttura. Poi in realtà la partita si gioca quando l'ospite arriva. Un sorriso non costa nulla, ma a volte si fa fatica a trovarlo all'accoglienza. Una colazione con prodotti freschi vale ancora di più. Non capisco perché qualcuno continua ad offrire il succo d'arancio a pressione che non ha alcun gusto. Una spremuta costerà forse di più. Ma il costo più grande sarà avere la camera vuota. © RIPRODUZIONE RISERVATA© RIPRODUZIONE RISERVATA


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